Elenco dei ministri della difesa nazionale della Romania ( d ) |
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Nascita |
10 maggio 1928 Tecuci |
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Morte |
19 giugno 2016(at 88) Ghermănești ( d ) |
Nome in lingua madre | Victor Atanasie Stănculescu |
Nazionalità | rumeno |
Formazione | Università della Difesa Nazionale Carol I ( a ) |
Attività | Soldato , politico |
Partito politico | Partito Comunista Rumeno |
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Gradi militari |
Ufficiale generale dell'esercito ( in ) |
Conflitto | Rivoluzione rumena del 1989 |
Condannato per | Omicidio |
Victor Atanasie Stănculescu (nato il10 maggio 1928a Tecuci ; morto il19 giugno 2016) è, in quanto soldato rumeno, responsabile dell'apertura del fuoco sui manifestanti durante la rivoluzione rumena del 1989 . Dopo la Rivoluzione, ha fatto carriera in politica. Nel 2008 è stato condannato a 15 anni di reclusione per omicidio aggravato e rilasciato sulla parola inmaggio 2014.
Nel 1968 fu promosso generale di brigata durante la Primavera di Praga . Ha svolto un ruolo decisivo durante la rivoluzione rumena del 1989. Inizialmente ha seguito gli ordini del dittatore rumeno Nicolae Ceaușescu ed ha eseguito l'ordine di sparare; 72 morti e 250 ferite da arma da fuoco risultarono. Più tardi, durante la rivoluzione, ignorò gli ordini di Ceaușescu, che permisero alla folla che manifestava contro il regime di Bucarest di prendere il controllo della città. È lui che, il25 dicembre 1989, organizzò il finto processo contro la coppia Ceaușescu. Il28 dicembre 1989, in riconoscimento della sua lealtà, fu nominato ministro dell'Economia da Ion Iliescu e promosso tenente generale. Difebbraio 1990 a 30 aprile 1991, è stato ministro della Difesa. Nelmaggio 1991, fu promosso generale di corpo d'armata e trasferito nella riserva.
Il 16 ottobre 2008, insieme ad un altro generale di alto rango, l'ex ministro degli Interni Mihai Chi ilac , è stato condannato in ultima istanza dalla Corte suprema della Romania a 15 anni di reclusione per omicidio aggravato in relazione alla sparatoria contro i manifestanti di Timișoara durante la Rivoluzione rumena del 1989. Al termine di 5 anni, al terzo di pena, ottenne la liberazione condizionale, il20 maggio 2014. Il24 marzo 2015, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha ritenuto inammissibile il suo ricorso, così come quello della vedova di Chițac, morta nel 2010, a causa dell'eccessiva durata del procedimento.