Artista | Cima da Conegliano |
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Datato | c. 1496-1498 |
genere | Olio su tavola |
Dimensioni (H × W) | 194 × 134 cm |
Collezione | Galleria Nazionale di Parma |
Posizione | National Gallery , Parma ( Italia ) |
La Vergine col Bambino tra l'Arcangelo San Michele e l'Apostolo Sant'Andrea (in italiano : " Madonna col Bambino tra i santi Michele Arcangelo e Andrea ") è un dipinto ad olio su tavola , dipinto da Cima da Conegliano intorno al 1496 -1498, conservato a la Galleria Nazionale di Parma in Italia .
L' iconografia cristiana nelle sue informazioni tematiche vi si riconosce:
È anche un'opera innovativa di:
La composizione si svolge in un grande formato verticale con un arco alto.
La Vergine indossa un velo d'oro sul capo e il Bambino sulle ginocchia, tenendo la mano destra alzata; questa, nuda, benedice con questa mano il mondo mentre guarda lui (e gli spettatori).
Il gruppo della Vergine col Bambino si trova al centro della composizione, inclinato a destra, circondato a sinistra da San Michele Arcangelo, ea destra da Sant'Andrea che porta una grande croce.
La parte destra del dipinto occupata dalle antiche rovine è fortemente illuminata da destra, la parte centrale in ombra rinforza il gruppo sacro posto sul fronte.
Architettura antica, se include rovine (muro collassato sulla destra, sassi e detriti davanti) presenta inoltre elementi intatti: grottesche su un pilastro , colonne e loro capitali.
San Michele a sinistra è ben visibile e dettagliato, illuminato e si staglia sullo sfondo del paesaggio lontano che porta un borgo fortificato (il paese di Conegliano in provincia di Treviso) su un promontorio roccioso di fronte a un cielo azzurro ornato di nuvole in alto, a destra come a sinistra.
Cima da Conegliano mescola sacro cristiano e antico, per esporre l'evoluzione del mondo secondo i precetti degli umanisti rinascimentali, dal pagano al religioso e per dirlo si affida anche alle sue innovazioni pittoriche: esalta la rappresentazione tradizionale del sacro dialogo del luogo religioso, dell'interno di una chiesa o di un tempio esponendolo all'esterno, alla natura, descrivendo un paesaggio con la vita degli uomini (città di Conegliano con i suoi bastioni e specifici edifici), un la natura che degrada l'antico ed i suoi elementi che non sono più quelli di cronaca umana ma passati (palazzo antico).
La luce dorata, come il velo della Vergine, accentua la sacralità della scena.
La prospettiva molto sfuggente del frontone visto di lato accentua la separazione dei due mondi, il nuovo dal vecchio.