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L'indomaniTitolo originale | Efterskalv |
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Realizzazione | Magnus von Horn |
Scenario | Magnus von Horn |
Attori principali | |
Aziende di produzione | Zentropa International Svezia |
Paese d'origine |
Svezia Polonia Francia |
Tipo | Dramma |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 2015 |
Per maggiori dettagli, vedere Scheda Tecnica e Distribuzione
Le Lendemain ( Efterskalv ) è un film drammatico franco - polacco - svedese scritto e diretto da Magnus von Horn , uscito nel 2015 .
Essendo una coproduzione tra Svezia , Polonia e Francia , è stato proiettato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2015 .
Dopo aver scontato la pena detentiva per aver strangolato la sua ragazza, John può ora riprendere la sua vita da dove l'aveva interrotta.
Sfortunatamente per lui, tutto il risentimento, anche l'odio, suscita riemerge violentemente da parte della comunità locale, riportandolo inevitabilmente al punto di partenza. Anche fuori dalle sbarre della sua prigione, la punizione continua.
Le Lendemain è stato selezionato e, in prima mondiale , proiettato alla Quinzaine des Réalisateurs il21 maggio 2015al Festival di Cannes , così come il29 luglio 2015al New Horizons International Film Festival , il12 settembre 2015al Festival di Ostenda e al16 novembre 2015al Festival Internazionale del Cinema di Stoccolma .
La Polonia assiste al film dal9 ottobre 2015 nei cinema, il 20 novembre 2015per la Svezia e4 maggio 2016per la Francia .
Emmanuelle Spadacenta del Cinemateaser osserva che Le Lendemain “mette in discussione la società e la sopraffa per aver creato i propri demoni Frankensteiniani. È un film oscuro e scortese ovviamente, ma che assolve, senza compiacimenti, il suo ruolo di obiettore di coscienza” . Quanto a Elisabeth Yturbe du Clap! sottolinea che “Con modestia e acutezza, sonda gli interni grafici di una gelida Svezia e la cupa paura che vi alberga lentamente ma inesorabilmente. (…) Tuttavia l'applicazione tenace e quasi intrattabile che Magnus von Horn mette al suo servizio basta a colmare le lacune narrative. Se il suo film non affronta le vette paranoiche di La Chasse , riesce comunque a distillare una preoccupazione convincente. (…) Se questo primo lungometraggio non mantiene del tutto le sue promesse, resta comunque una sottile riflessione sul divenire-mostro. Peccato poi che l'idea che la metamorfosi nasca dalla paura e avvenga con grandi colpi di violenza improvvisa non venga più evidenziata” .