Corte sovrana

Un tribunale sovrano , chiamato corte superiore nel 1661, è sotto la monarchia francese una giurisdizione che governa sovranamente e senza appello su questioni che il re le ha assegnato. Solo il re, o il suo consiglio , può annullare le sentenze o le decisioni della corte.

I tribunali sovrani sono i parlamenti , il gran consiglio , le camere di audit , i tribunali per gli aiuti umanitari e i tribunali valutari .

Denominazione e potere

Il termine sovrano non significa che la corte abbia una propria autorità , anzi la deriva da quella del re. Questo è il motivo per cui la corte pronuncia sempre le sue sentenze in nome del re. Sebbene traggano la sua autorità da quella del re, le sentenze della corte hanno la stessa forza della legge reale .

Rispetto ad altri tribunali, si dice che i tribunali siano sovrani perché possono:

Composizione

I tribunali sovrani sono costituiti da ufficiali. In base alla loro funzione e alla loro posizione gerarchica troviamo:

Abilità

Competenza ratione materiae

Per competenza ratione materiae si intende la competenza di attribuzione. I tribunali sovrani sono competenti per tutte le questioni che il re ha accettato di concedere negli editti che creano tribunali sovrani e le successive ordinanze o regolamenti. Quindi, se ci sono specialità tra le corti sovrane, nella stessa specialità le corti sovrane non hanno necessariamente le stesse capacità.

Competenza ratione loci

Per competenza ratione loci si intende la competenza territoriale. Ogni tribunale sovrano è competente in una giurisdizione specifica. Sebbene le loro giurisdizioni siano diverse l'una dall'altra, i tribunali sovrani hanno lo stesso potere.

Conflitto di giurisdizione tra tribunali sovrani

Per lo stesso caso, accade che diversi tribunali sovrani si ritengano competenti. Per risolvere la controversia, la vecchia legge prevedeva due modalità di risoluzione delle controversie.

Vedi anche

Fonti

Bibliografia

Riferimenti

  1. Questo articolo è essenzialmente tratto dalla Methodical Encyclopedia , verbo "Court Sovereign", volume 3, Parigi, a Panckouke, o Liegi, a Plomteux, 1783, p. 393 e seguenti.
  2. Definizione data dal giureconsulto Celso , ripresa da Ulpien nei suoi Istituti e infine nel Digest citando quest'ultimo (D.1.1.1 pr. ULP. (1 INST))
  3. http://halshs.archives-ouvertes.fr/docs/00/58/91/19/PDF/Article.pdf