Artista | Giovanni Bellini |
---|---|
Datato | 1471-1483 ca. |
genere | Arte sacra |
Tecnico | pittura ad olio su legno |
Dimensioni (A × L) | 262 × 240 cm |
Collezione | Musei civici |
Posizione | Musei civici , Pesaro ( Italia ) |
La Pala di Pesaro (in italiano , Pala di Pesaro ) è un dipinto religioso olio su tavola attribuito a Giovanni Bellini realizzato intorno al 1471 - 1483 e conservato nella galleria dei Musei civici di Pesaro in Italia. La pala d'altare era un tempo sormontata da una Pietà (106×84 cm ), ora nella Pinacoteca Vaticana .
La Pala di Pesaro è probabilmente una delle prime opere compiute da Giovanni Bellini , ma la sua notorietà non può cancellare i molti dubbi sulla sua datazione e sull'autore.
La pala si trovava nella Chiesa di San Francesco de Pesaro , dove rimase fino alle soppressioni napoleoniche del 1797. Dopo varie vicissitudini, l'opera finì nei Musei Civici. La Pietà fu trasferita a Parigi dove fu recuperata nel 1815 da Antonio Canova e portata a Roma presso la Pinacoteca Vaticana ricevendo numerosi incarichi che vanno da Bartolomeo Montagna a Giovanni Buonconsiglio e Andrea Mantegna .
Nel 1913 lo storico dell'arte Gustavo Frizzoni scrisse che la Pietà costituisce il coronamento della pala pesarese, allora sostituita da una tavola con San Girolamo. Solo Ileana Chiappini, ha messo in dubbio questa attribuzione rilevando le differenze di stile dei diversi pannelli.
Sulla datazione mancano fonti documentarie e le ipotesi della critica sono controverse. L'unica certezza è la tecnica della pittura ad olio che si diffuse a Venezia con l'arrivo di Antonello da Messina nel 1475. Altro indizio documentario è una citazione nel testamento del pittore Giovanni Pizzimegli del 1476, che lascia un obolo "Per aiutare il pagamento della pala dell'altare maggiore di San Francesco", ma che non specifica lo stato di avanzamento dei lavori. Le ipotesi più antiche (Fry, Cavalcaselle, Frizzoni) suggeriscono una datazione intorno al 1481, mentre Roberto Longhi nel 1914 proponeva il 1465-1470, poi, nel 1927, l'anno 1475, quest'ultimo essendo il più diffuso.
L' incoronazione della Vergine , tema apocrifo del culto mariano, vuole rappresentare l'incoronazione in cielo della Vergine Maria per mano di suo figlio, ponendola così al di sopra di tutte le creature, angeli, demoni e uomini.
Si compone di sette scene dedicate alla vita dei santi che circondano una Natività :
61×25 cm per ogni personaggio, presentano distinte rappresentazioni dei seguenti santi:
A sinistra :