Niccolò Circignani

Questo articolo è uno schizzo riguardante un pittore italiano .

Puoi condividere la tua conoscenza migliorandola ( come? ) secondo le raccomandazioni dei progetti corrispondenti .

Niccolò Circignani Immagine in Infobox. Conversione di San Paolo , Duomo di Città di Castello
Nascita 1517
Pomarance
Morte 1597
Città della Pieve
Pseudonimo Pomarancio
Attività Pittore

Niccolò Circignani detto il Pomarancio , nato tra il 1530 e il 1535 a Pomarance , in provincia di Pisa in Toscana , e morto intorno al 1590 , è un pittore manierista italiano del tardo Rinascimento , padre di Antonio Circignani da lui soprannominato.

Biografia

Niccolò Circignani iniziò a dipingere intorno all'anno 1562 a Roma dove dipinse gli affreschi del Belvedere in Vaticano in collaborazione con Santi di Tito .

Successivamente troviamo testimonianze della sua visita ad Orvieto ( 1570 ), Umbertide ( 1572 ), Città di Castello ( 1573 - 1577 ) e Città della Pieve .

Collaborò con Hendrick van den Broeck al Duomo di Orvieto e nel 1568 dipinse ad affresco la Chiesa della Maestà delle Volte a Perugia , la Resurrezione ( 1569 ) a Panicale ) e un'Annunciazione ( 1577 , attualmente conservata nella Pinacoteca di Città). di Castello .

Realizzò anche affreschi con temi mitologici come Giudizio di Paride , Storie dell'Eneide e altri in collaborazione con Giovanni Antonio Pandolfi nel Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago .

Nel 1579 tornò a Roma dove lavorò con Mattheus Bril e decorò la Sala della Meridiana nella Torre dei Venti e nelle Logge Vaticane ( 1580 - 1583 ).

Tra il 1582 e il 1583 dipinse gli affreschi nella Chiesa di San Stefano Rotondo (24 scene imitando sculture, con toni gialli che rappresentano la storia e il martirio di Santo Stefano e il suo culto. Coadiuvato da Antonio Tempesta , vi dipinse anche affreschi raffiguranti 34 martiri dell'antica Cristiani, scene di un realismo tanto terribile quanto spaventoso.Il ciclo inizia con la Crocifissione di Gesù Cristo, seguita dal martirio di Santo Stefano, e con la rappresentazione del martirio di ciascuno degli Apostoli.Tutti i dipinti sono corredati da un'iscrizione relativa la scena rappresentata, con il nome dell'imperatore che ordinò l'esecuzione, oltre a citazioni dalla Sacra Scrittura.Gli affreschi possono apparire morbosi, la rappresentazione, molto realistica, torture ed esecuzioni che possono incutere orrore, ma illustrano il fatto che nulla può vincere la fede cristiana.

Lavori

Bibliografia

Articoli Correlati

link esterno

Note e riferimenti

  1. "Pomaràncio, Niccolò Circignani detto il" in Treccani Enciclopedie on line